Articolo originale pubblicato su Bitcoin 24 ORE
Lightning Labs – una delle piu’ importanti aziende che si sta occupando dello sviluppo del protocollo Lightning Network su Bitcoin – ha annunciato il 18 ottobre che il loro Taproot Assets daemon è ora live su mainnet. Nell’annuncio ufficiale si legge che “Taproot Asset permettera’ la creazione, la gestione, e il monitoraggio di asset come le stablecoin sulla blockchain di Bitcoin.”
La versione 0.3 di Taproot Assets consente agli sviluppatori di espandere le capacità di Bitcoin ma mantenendone i principi fondamentali. Secondo Elizabeth Stark, CEO di Lightning Labs, questo lancio segna una fase di trasformazione per Bitcoin, sottolineando la sua importanza come livello base per gli asset finanziari. Lo sviluppo di Taproot Assets è stato frutto di uno sforzo collaborativo, con il contributo della comunità di sviluppatori Bitcoin e dei primi utenti che ne hanno influenzato l’evoluzione.
Elizabeth Stark è una imprenditrice nel campo della blockchain, nota per il suo ruolo pionieristico nella promozione e sviluppo della tecnologia. Ha co-fondato la Lightning Labs nel 2016 e, come suggerisce il nome, si sta focalizzando solo su Lightning, il noto protocollo che mira a migliorare la scalabilità e la velocità delle transazioni Bitcoin.
Il daemon Taproot Assets è ora accessibile nelle versioni di Polar e litd v0.12 fornendo una vasta gamma di strumenti e funzionalità. Come riportato nell’annuncio, vale la pena di notare che questa tecnologia è ancora nelle sue fasi iniziali e saranno dunque necessari diversi round di feedback da parte della comunità e una valutazioni dei rischi associati.
Sappiamo che da quando El Salvador ha riconosciuto Bitcoin ufficialmente come valuta nel 2021, il Lightning Network e’ cresciuto molto in termini di adozione ed utilizzo, in particolare nelle regioni alle prese con un’inflazione elevata o economie poco stabili. In parallelo pero’, la domanda globale di stablecoin, note per il loro valore che e’ legato al dollaro americano, e’ cresciuta in moltissime parti del mondo a un ritmo decisamente maggiore di quello di Bitcoin su Lightning. E sembrerebbe essere proprio questa l’ambizione di Lightning Labs: portare questa domanda di stablecoin su Bitcoin e raggiungere i miliardi di persone che cercano beni rifugio
In aggiunta, c’è un aumento di interesse generale per l’integrazione di beni tangibili come l’oro e le obbligazioni su Bitcoin. Il che non sorprende affatto chi ne conosce la natura decentralizzata.
L’aggiornamento Taproot Assets versione 0.3 incoraggia gli sviluppatori ad approfondire le attività della mainnet, fornendo API di facile utilizzo e supporto per il recupero di asset fisici. Le transazioni asincrone e l’introduzione della “modalità multiverso” aumentano la flessibilità, mentre sono stati apportati miglioramenti alla sicurezza, alla scalabilità e all’esperienza utente.
L’obiettivo dunque è rendere Lightning “una rete multi-asset”. D’altronde, si era gia’ capito da tempo che le transazioni on-chain saranno un lusso in un futuro non troppo lontano. Sembrerebbe che Lightning (con tutti i suoi limiti) stia diventando la base su cui costruire il futuro di Bitcoin.