Author: Kudzai Kutukwa | Original Date: 27/12/23 | Translated by: piertoshi | Link: Bitcoin Mining: A Path To Electrifying The World
In molte parti del mondo, l'accesso all'elettricità è un lusso che noi spesso diamo per scontato. L'Africa Sub-Sahariana (SSA), per esempio, affronta una grave carenza di elettricità, con oltre 600 milioni di persone prive di corrente elettrica. Questo decifit porta a stagnazione economica, ridotta produzione di cibo, povertà e persino disordini civili. La correlazione tra accesso all'elettricità e stagnazione economica è innegabile, inoltre, le regioni con livello di elettrificazione minore dell'80% soffrono costantemente di un ridotto PIL pro capite. La sfida è quella di espandere l'infrastruttura elettrica in queste aree svantaggiate, un'operazione che richiede ingenti investimenti e spesso economicamente irrealizzabile da parte di governi con risorse limitate. È qui che il mining di Bitcoin rappresenta una potenziale soluzione in grado di aprire la strada per portare l'elettricità in quelle regioni che da molto tempo non ne hanno accesso.
Da tempo il mining di Bitcoin è soggetto a molte controversie, con critiche spesso concentrate sul suo presunto impatto ambientale. Tuttavia, sotto titoli sensazionalistici e narrative mainstream, si nasconde una storia di benefici umanitari e innovazioni energetiche. Sfruttando l'energia inutilizzata in luoghi remoti, il mining di Bitcoin può rappresentare un'entrata economica per nuove centrali energetiche, sostenendo quindi la costruzione delle reti elettriche.
Nonostante la campagna diffamatoria in corso contro il mining di Bitcoin, la comprensione dell'importanza di sfruttare l'energia inutilizzata per il mining sta lentamente guadagnando terreno. Questa storia viene infatti splendidamente raccontata nel premiato e appena pubblicato documentario, "Strended: A Dirty Coin Short" di Alana Mediavilla Diaz, che mostra come i miners di Bitcoin in luoghi come l'SSA riescano a sfruttare ingegnosamente l'energia inutilizzata dando vita sia a Bitcoin sia alle infrastrutture elettriche dimenticate.
In questo articolo, esploreremo i trascurati aspetti positivi del mining di Bitcoin, confrontando il suo consumo energetico a quello di altri settori industriali, e dimostrando come il mining di Bitcoin può potenzialmente incentivare la scoperta di nuove fonti di energia e la costruzione di nuove infrastrutture energetiche.
COSA SI INTENDE PER ENERGIA INUTILIZZATA?
L'energia inutilizzata fa riferimento a fonti energetiche che esistono ma non sono effettivamente utilizzate o sfruttate efficacemente per scopi produttivi. Fondamentalmente è l'energia isolata o "bloccata" (stranded) in un determinato luogo a causa di varie ragioni, come mancanza di infrastrutture in grado di trasportarla o l'elevata distanza tra il luogo di produzione di energia e il quello di utilizzo della stessa.
Per esempio, quando nuove linee elettriche vengono sviluppate, specialmente in regioni remote, l'infrastruttura energetica potrebbe essere costruita prima che la domanda si allinei. Questo significa che, fin quando i consumatori non sono connessi alla rete, l'energia generata è più di quanta ne sia immediatamente necessaria, rendendola inutilizzata, e alla fine sprecata, finché più utenti non si collegheranno. Questo è un enorme problema che il mining di Bitcoin può aiutare a risolvere, e questo particolare utilizzo rappresenta uno dei maggiori benefici del mining, che "Strended" ha esplorato più dettagliatamente.
In un'intervista, Alana ha sottolineato come il mining di Bitcoin, monetizzando l'eccesso di energia in regioni prive di domanda, agisce come un catalizzatore finanziario per la costruzione di vitali infrastrutture elettriche, cambiando così le vite delle persone e sfidando le nostre percezioni sull'impatto sociale dell'energia. Ha approfondito ulteriormente l'argomento dicendo: "Il concetto di come una rete elettrica cresca in base alla domanda, non era qualcosa a cui avessi mai pensato. Nel film ho voluto catturare come fosse un grande privilegio avere accesso all'elettricità e come il mining è in grado di finanziare nuove infrastrutture elettriche in posti che non ne hanno mai avute prima"
Prendiamo l'Etiopia, ad esempio. Ha il potenziale per generare più di 60.000 megawatt (MW) di elettricità da fonti "rinnovabili", ma attualmente possiede solo 4.500 MW di capacità installata. Il 90% della sua elettricità è di origine idroelettrica, mentre la restante parte è rappresentata dal geotermico, solare ed eolico. Tuttavia, il paese ancora subisce gravi carenze energetiche, solamente il 44% dei suoi 110 milioni di abitanti ha accesso all'elettricità. Con progetti in costruzione come la Grande Diga della Rinascita Etiopica (Grand Ethiopian Renaissance Dam, GERD), la quale è progettata per generare ulteriori 5.150 MW, il governo prevede di avere una capacità installata totale di 17.000 MW nei prossimi 10 anni. L'introduzione del mining di Bitcoin potrebbe potenzialmente finanziare questi progetti di infrastrutture elettriche.
CONFUTARE FALSI MITI SUL MINING DI BITCOIN
Uno dei più comuni fraintendimenti riguardo il mining di Bitcoin è la convinzione che consumi una quantità esorbitante di energia, superiore al consumo energetico di interi paesi. La critica spesso cita rapporti che suggeriscono come il mining di Bitcoin consumi più elettricità di molte nazioni, incluse l'Irlanda, la Nigeria e l'Uruguay. Il Bitcoin Energy Consumption Index, della piattaforma di criptovalute Digiconomist, stima un utilizzo annuale di energia pari a 33 terawatt, pari a quello di stati come la Danimarca.
Tuttavia, è importante sviscerare questa critica e porla nel più ampio contesto del consumo energetico. Sebbene sia vero che l'utilizzo di energia da parte della rete Bitcoin sembri significativo, è essenziale ricordare che il consumo energetico stesso non è intrinsecamente negativo. Questa critica tende a presupporre che l'energia sia una risorsa finita e che utilizzarla per il mining di Bitcoin privi altri settori industriali o individui di questo prezioso bene.
In realtà, l'energia è una risorsa vitale ed espandibile, e l'idea che un suo impiego possa essere più o meno utile di altri è soggettiva. Tutti gli utilizzatori, inclusi i minatori di Bitcoin, sostengono un costo e pagano al prezzo di mercato l'energia che consumano. Concentrarsi esclusivamente sul mining di Bitcoin per il suo consumo energetico, trascurando altri settori industriali, è una visione sbagliata. Come anche Alana ha evidenziato: "'Le persone hanno come comune credenza ciò che i media ripetono tipicamente su Bitcoin. Nessuno pensa mai al consumo energetico delle industrie con cui interagiscono ogni giorno. Questa non è ciò che le persone comunemente pensano per altri argomenti, fin quando non ci si imbatte in Bitcoin, di sicuro inquina a causa di tutto quel consumo energetico!'"
BITCOIN VS ALTRE INDUSTRIE AD ALTO CONSUMO ENERGETICO
Per provare a mettere le cose in prospettiva, confrontiamo il mining di Bitcoin con altri settori energivori che spesso sfuggono a critiche simili:
Non so voi, ma io non ricordo l'ultima volta che ho sentito lamentele dei media riguardo l'elevato consumo energetico dell'industria della carta. Per cercare di contrastare i miti che circondano "i pericoli" del mining di Bitcoin e del suo impiego di energia, è necessaria una comprensione approfondita del consumo energetico. Sebbene sia fondamentale esaminare l'impatto ambientale di qualsiasi altra industria, puntare il dito sul mining di Bitcoin per criticarlo, trascurando altri settori altamente energivori è un approccio fallace.
COSA RISERVA IL FUTURO?
A differenza di qualsiasi altra tecnologia precedente, il mining di Bitcoin incentiva la scoperta di modi più economici per sfruttare l'energia, indipendentemente dalle limitazioni geografiche o dai vincoli energetici convenzionali. Questo impeto finanziario potrebbe far esplodere una rivoluzione energetica su una scala simile solo a quella osservata durante la Rivoluzione Industriale, con il potenziale di spingere l'umanità a diventare una civiltà di tipo I. Un punto di vista condiviso anche da Alana, che interrogata sul suo prossimo progetto, ha risposto: "Il prossimo riguarda cosa ci porterà a raggiungere una civiltà di tipo I, usando Porto Rico come modello sottovalutato e che sta subendo importanti cambiamenti infrastrutturali. È un momento cruciale nella storia dell'isola e può fare da esempio per le reti elettriche in difficoltà di tutto il mondo."
Poichè gli incentivi economici spingono il mining di Bitcoin a saturare il settore energetico, si sta verificando una convergenza: i produttori di corrente elettrica stanno monetizzando il surplus e l'energia inutilizzata grazie al mining di Bitcoin, mentre i miner stanno andando verso un'integrazione verticale per aumentare la competitività. In un probabile futuro, i minatori più efficienti potrebbero diventare essi stessi produttori di energia, invertendo così il modello tradizionale dell' industria dell'energia elettrica.
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